L’analisi di Vittorio Feltri in merito ai danni prodotti dall’eccessivo utilizzo di monopattini elettrici in strada. Ecco la soluzione.
Dopo aver risposto per le righe a chi è “stufo” degli omaggi al Papa dopo la sua morte, Vittorio Feltri ha cambiato totalmente argomento e rispondendo ad una sua lettrice per Il Giornale si è soffermato sugli incidenti, spesso anche mortali, causati per strada dall’aumento dei monopattini elettrici. Il giornalista non ha fatto giri di parole raccontando persino un aneddoto personale in famiglia.

Feltri: i monopattini e la stoccata al M5S
Sempre molto attento alle vicende di stretta attualità nel nostro Paese, Vittorio Feltri ha risposto ad una sua attenta lettrice de Il Giornale in merito al recente episodio che ha visto una ragazza di 17 anni finire sotto ad un treno a Milano mentre usava il monopattino elettrico. In questo senso, il giornalista non ha fatto giri di parole per esprimere il proprio pensiero.
“Ricordo quando il monopattino fece il suo avvento, durante la pandemia, guidato e presentato dall’allora ministro dei Trasporti, il ministro più imbarazzante della storia della Repubblica, il cinquestelle Danilo Toninelli, ribattezzato da me Tontinelli per via della facilità con la quale, in tempi record, questi ha collezionato gaffe e strafalcioni”, ha esordito Feltri prendendosela con il politico pentastellato.
“Va da sé che da un soggetto simile, nonché da un partito, il M5S, che voleva contrastare il virus con i banchi a rotelle e i monopattini elettrici, non sarebbe potuto giungere nulla di buono. E sarebbe bastata, già allora, questa saggezza per evitare la diffusione di un mezzo che di anno in anno causa un aumento esponenziale di lesioni e decessi tra coloro che se ne servono […]”.
La soluzione contro gli “aggeggi”
Il giornalista ha quindi fatto un riepilogo di alcuni dati relativi agli incidenti avvenuti negli ultimi anni: “[…] I morti nel 2023 sono stati ventuno; nel 2022, sedici; nel 2021, nove. Insomma, numeri che lievitano e che ci devono allarmare. E poi c’è un fatto. Le vittime sono quasi sempre giovanissime […]”.
Da qui la “soluzione” proposta da Feltri: “Da padre vietai, a mio modo, ai miei figli l’uso del motorino, in voga negli anni Ottanta. Oggi vieterei loro l’uso del monopattino. Non potevo vivere e lavorare con il pensiero dei miei ragazzi sulle strade a bordo di quelle biciclette a motore. Glielo comprai il motorino, certo, poi simulai un lesto furto. Quando vennero a confessarmi di essersi fatti fregare il mezzo, feci finta di andare su tutte le furie e conclusi: ‘Non ve lo ricompro più, perché siete capacissimi di farvelo fottere di nuovo'”, ha raccontato il giornalista.
Per Feltri, quindi, la soluzione è quella di richiamare i figli “all’ordine” e metterli “in guardia dai rischi. Impartire regole, porre divieti, rifiutarsi di acquistare e fornire al figlio adolescente il monopattino costringendolo a spostarsi con i mezzi pubblici […]. Basterebbe semplicemente questo, a volte, per salvarsi la pelle“, ha poi concluso il giornalista.